Salvi Vivai dove l’azienda è una famiglia

Salvi Vivai nasce nel 1970 e si afferma grazie alla filiera completa dei prodotti ortofrutticoli: dalla ricerca, alla produzione fino alla commercializzazione.

L’azienda ferrarese è da sempre all’avanguardia nel settore frutticolo con una tradizione secolare che si tramanda di generazione in generazione. Oggi Salvi Vivai rappresenta anche una tra le migliori best practice per sviluppare un programma di welfare aziendale condiviso con i propri collaboratori.

L’impresa, che seppur ingrandendosi ha voluto mantenere la propria struttura sul modello dell’impresa familiare, ha infatti ricevuto l’8 marzo 2016 il secondo premio Welfare Index nel settore Agricoltura.

premiazione

“Abbiamo partecipato all’indagine attraverso Confagricoltura e il premio – spiega Silvia Salvi, amministratore della Salvi Vivai – è stata una bella soddisfazione perché ci ha permesso di misurare le nostre iniziative di welfare, confrontandoci con le esperienze più avanzate del nostro settore”.

“Come azienda – prosegue Silvia Salvi – abbiamo sempre creduto nei valori dell’innovazione, della formazione continua e della motivazione. In tutti i nostri 50 anni di attività, infatti, abbiamo sempre voluto far sentire i collaboratori parte attiva dell’azienda come promotori di idee e di innovazione. Allo stesso tempo – conclude – pensiamo che le discussioni e il confronto a tutti i livelli siano un fattore determinante per il miglioramento dell’azienda stessa”.

La valorizzazione del personale in ambito welfare si traduce per l’azienda in: formazione professionale continua a tutti i livelli, flessibilità d’orario con particolare attenzione sia alla maternità che alla paternità con un accesso privilegiato alle soluzioni di conciliazione dei tempi di vita e lavoro e, infine, grande attenzione alla sicurezza. L’attenzione dedicata ai propri collaboratori sembra essere ripagata con un elevato grado di fidelizzazione delle risorse umane.

Salvi Vivai è stata insomma in grado di trattenere nella propria azienda i talenti, tanto che molte delle attuali posizioni di vertice all’interno dell’azienda sono in gran parte occupate da collaboratori che hanno iniziato giovanissimi e che, dopo un percorso di crescita, sono maturati fino ad arrivare ad esserne i responsabili.

Infine, Silvia Salvi ha dichiarato: “Mi rende particolarmente orgogliosa il fatto che molti dei nostri collaboratori lavorano con noi da oltre 20 anni: è come fossimo una vera e propria famiglia!”.

L’azienda, inoltre, investe anche nel proprio territorio ed è tra i fondatori del Centro innovazione varietale, Civ, che da anni sviluppa, seleziona e diffonde piante di fragole e da frutto, in collaborazione con i più importanti istituti di ricerca internazionali.

I cinque profili di Welfare Aziendale

L’analisi statistica ci permette di costruire dei profili di comportamento delle imprese nel welfare aziendale, integrando diverse variabili (fig. 22 e 23).

Abbiamo in questo modo ottenuto cinque profili, di cui anticipiamo una sintetica descrizione qualitativa:

5 profili Welfare Aziendale
Fig. 22

Vita e lavoro

Sono il 21 % delle PMI. Si tratta delle imprese con una rilevante iniziativa nelle aree della conciliazione vita e lavoro, del sostegno alle pari opportunità e ai genitori.

Inclusivi

È un gruppo di piccole dimensioni, 9,5 % del totale, costituito dalle imprese più attive nelle aree della integrazione sociale e delle iniziative di welfare allargate al territorio.

People care

In questo gruppo, al quale appartiene il 10,8 % delle PMI, si aggregano le imprese attive nel welfare aziendale, con iniziative autonome soprattutto nelle aree della gestione delle risorse umane e dei fringe benefit: formazione e sostegno alla mobilità, assicurazioni per i dipendenti e le famiglie, sostegno economico ai dipendenti, tutela della salute.

Attuatori

Si tratta del segmento più numeroso: 48 % delle PMI. Sono imprese che attuano iniziative in diverse aree del welfare aziendale ma con limitata proattività, prevalentemente applicando quanto previsto dai contratti nazionali di categoria.

Beginner

Anche questo gruppo è di piccole dimensioni: 10,6 %. È costituito dalle imprese meno attive, nella fase iniziale di esperienza del welfare aziendale.

Caratteristiche dei profili Welfare
Fig. 23