Buoni corrispettivo 2019 monouso e multiuso, che cosa sono e cosa cambia?

Via libera l’8 agosto scorso allo schema di decreto legislativo che, attuativo della legge delega n. 163/2017 in recepimento della direttiva UE 1165/2016, vara le nuove regole IVA che dal 1° gennaio 2019 interesseranno anche l’emissione e la circolazione dei cd “voucher” utilizzati nel welfare aziendale.

In base all’art. 51, comma 3-bis, del TUIR l’erogazione di beni, prestazioni, opere e servizi da parte del datore di lavoro ai propri dipendenti nell’ambito di un piano welfare può avvenire mediante documenti di legittimazione (“voucher”), in formato cartaceo o elettronico, riportanti un valore nominale.

Voucher Monouso e multiuso:

Secondo le normative in vigore fino al 31 dicembre di quest’anno, i voucher non rilevano ai fini IVA, in quanto la relativa cessione è assimilata ad una mera cessione di denaro ex art. 2, comma 3, lett. a), del DPR n. 633/72 (cfr. Risoluzione Agenzia Entrate n. 21/E del 22 febbraio 2011). Questo vale sia in caso di voucher monouso, che dà diritto ad un solo bene, prestazione, opera o servizio per l’intero valore nominale, che di voucher multiuso per i beni e servizi di importo non superiore nel periodo d’imposta a 258,23 euro (art. 51, comma 3, ultimo periodo, TUIR), che possono essere cumulativamente indicati in un unico documento purché il valore complessivo degli stessi non ecceda il limite del predetto importo.

Ebbene, dal 1° gennaio 2019, anche i voucher utilizzati nel welfare aziendale si allineano alle nuove regole Iva: quelli monouso emessi a partire da tale data verranno assoggettati all’IVA al momento dell’emissione, in quanto le informazioni necessarie per la tassazione del buono (luogo e imposta) sono disponibili sin da quel momento; mentre per quelli multiuso l’IVA sarà esigibile solo nel momento in cui i beni saranno ceduti o i servizi prestati, in quanto al momento dell’emissione non è possibile determinare il trattamento ai fini dell’imposta.

Che cos’è il buono corrispettivo?

Il nuovo «buono corrispettivo» (così si chiamerà) dovrà indicare direttamente o nella documentazione che lo accompagna i beni o i servizi da cedere, nonché le identità dei potenziali cedenti, comprese le condizioni generali del suo utilizzo.

Le nuove disposizioni richiederanno modifiche alla prassi precedente. Per esempio, le cessioni di buoni benzina, sino ad oggi considerate sempre fuori campo Iva in quanto titoli di legittimazione, dovranno essere assoggettate all’imposta qualora sussistano i requisiti dei buoni corrispettivo «monouso» (cfr. Circolare Agenzia delle entrate n. 8/2018).

Claudio Della Monica
Consulente del Lavoro – Della Monica & Partners srl STP

Il rating Welfare Index PMI, lo strumento al servizio delle imprese

Due strumenti al servizio delle imprese

Una delle finalità di Welfare Index PMI è aiutare le piccole e medie imprese italiane a comunicare il proprio impegno nel welfare aziendale, offrendo loro uno strumento di misurazione e di comunicazione pubblica del livello raggiunto. Tale servizio è riservato a tutte le imprese partecipanti all’indagine e si concretizza in due strumenti: l’Indice Welfare Index PMI e il Rating Welfare Index PMI.

Alla base di entrambi c’è un algoritmo di calcolo che, elaborando più di cento variabili per ogni impresa rilevate con l’indagine, restituisce a ognuna di esse un punteggio che ne sintetizza il livello di welfare aziendale. Tale valore è appunto denominato Indice Welfare Index PMI e consente alle imprese di confrontarsi con i casi migliori e con la media del settore di appartenenza.

Le imprese partecipanti ricevono inoltre il Rating Welfare Index PMI, una rappresentazione simbolica immediatamente riconoscibile del livello di welfare di ogni impresa partecipante, che ne facilita la comunicazione.

Le imprese sono raggruppate in cinque classi di rating:

Leggi di più sul Rapporto 2018 di Welfare Index PMI.

L’unione delle aziende fa la forza del welfare

“L’azienda ha conseguito prestigiosi traguardi divenendo leader mondiale nella produzione di microfusioni aeronautiche. Gran parte di questi successi sono stati realizzati grazie all’impegno del personale, più che dai milioni di euro reinvestiti dall’Azionista.”

Otello Natale, presidente e amministratore delegato

 

Europea Microfusioni Aerospaziali Spa- EMA, è una fonderia di alta precisione leader mondiale per la produzione di palette rotoriche, statori e componenti di turbine dei più avanzati motori a reazione destinati all’aviazione civile, militare, alla propulsione navale ed alle turbogas delle centrali per la generazione di energia elettrica.

L’azienda si occupa dunque di metalmeccanica e l’attività principale riguarda la produzione di componenti per turbine finalizzate al commercio su mercato aeronautico e semilavorati per turbine industriali finalizzate alla produzione di energia.

A partire dal 2014 EMA si è fatta promotrice della creazione di una rete di imprese sul territorio, denominata PoEMA (Polo Europeo Microfusioni Aerospaziale), che aggrega una quindicina di aziende della provincia di Avellino con l’obiettivo di sviluppare un progetto di cooperazione produttiva e tecnologica, così da ridurre i costi operativi e mettere a fattore comune competenze tecniche e servizi.

La rete di imprese non si configura soltanto come una filiera integrata in ottica di ottimizzazione del business, ma funge anche da aggregatore di servizi di welfare. Grazie ad un innovativo contratto integrativo, sottoscritto nel 2016 dalla rete PoEMA con l’accordo di tutti i sindacati, i servizi di welfare già sperimentati in EMA sono stati estesi anche ai lavoratori delle altre aziende della rete, rendendo loro così sostenibili servizi altrimenti inaccessibili che prevedono tra l’altro l’assistenza sanitaria integrativa e servizi condivisi: dal bus che accompagna i lavoratori in azienda alla mensa e agli asili nido.

Settore: Industria

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Welfare Index PMI 2018: Premio speciale del Comitato Guida

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Rating: Welfare Champion

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Aree di welfare più presidiate:

• Sicurezza e prevenzione degli incidenti

• Previdenza integrativa

• Sanità integrativa

• Polizze assicurative

• Formazione per i dipendenti

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Dipendenti: da 501 a 1000