“Per noi è stato sempre importante riconoscere alle madri il diritto di curare la propria famiglia e anche tanti padri utilizzano le nostre iniziative di conciliazione.”
– Vincenza Nastasi, Resp. Territoriale ambito Cinisello Balsamo
Il progetto di welfare condiviso è nato dall’ascolto delle esigenze dei collaboratori, in gran parte donne.
Dal 1989 La Grande Casa opera sostenendo e favorendo assieme all’Ente Pubblico l’integrazione sociale delle persone più fragili.
L’area di welfare più presidiata è conciliazione vita e lavoro, posto che l’85% del totale della forza lavoro è costituito da donne. Il progetto di welfare condiviso è nato dall’ascolto delle esigenze dei propri collaboratori organizzando delle riunioni tematiche che continuano a tutt’oggi partendo da un approccio che vuole rispondere ai bisogni reali delle persone. Per la cooperativa è sempre stato importante riconoscere alle madri il diritto di curare la propria famiglia aiutando le proprie collaboratrici: dall’attenzione ai turni di lavoro alla possibilità di farle rientrare dalla maternità.
L’impatto più importante lo ha avuto l’attenzione all’orario di lavoro: ad esempio le mamme che lavoravano nelle comunità residenziali anche con turni notturni, su richiesta sono state spostate in servizi in fascia diurna, in particolare quelli scolastici che permettono di lavorare la mattina e avere il pomeriggio libero, di solito la fascia più critica nella gestione dei figli. Le dipendenti sono soddisfatte e questo incide sul clima aziendale perché sono contente che le loro esigenze siano state accolte e anche di avere un lavoro che ben si concilia con la cura della propria famiglia.
Recentemente anche molti padri hanno utilizzato le iniziative di conciliazione. Per le neo-mamme e per le tipologie di lavoro che è possibile svolgere da casa è previsto lo smart-working. Grazie ai bandi dedicati al welfare aziendale della Regione Lombardia è stato possibile strutturare la politica di welfare e ampliarla. Sono stati infatti attivati ulteriori servizi che vanno dal pagamento di una parte della retta del nido all’organizzazione di centri estivi per i figli dei dipendenti fino al servizio di maggiordomo aziendale e servizio di stireria.
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