“Per BeanTech il capitale umano rappresenta il suo principale valore e contribuisce a migliorare la qualità della vita dei propri lavoratori dentro e fuori l’azienda. È un obiettivo che continueremo a perseguire con sempre maggior attenzione.”
– Fabriano Benedetti, AD
La grande attenzione per l’ambito sanitario di BeanTech di Udine ha consentito all’azienda di conquistare il terzo posto nel settore Commercio e Servizi durante l’edizione 2020 di Welfare Index PMI.
BeanTech è una società che opera nel settore IT con attività riferite alla vendita assistenza e consulenza di infrastrutture informatiche, realizzazione, vendita e consulenza su soluzioni di Big Data & Analytics, Industria 4.0, CRM, Chatbot e App. L’età media dei collaboratori è di 33 anni.
La convinzione alla base del sistema di welfare è che chi lavora in azienda deve poterlo fare in un ambiente stimolante, attrattivo e rispettoso della conciliazione tempi famiglia-lavoro, visto che passa qui la maggior parte della sua giornata. L’inizitiva di welfare sicuramente più importante BeanTech l’ha compiuta recentemente con l’acquisto della nuova sede, che oltre a unire le due prima staccate è stata pensata anche per facilitare il tema dei trasporti, visto che si trova su una direttrice principale.
Sono stati ideati spazi per migliorare la qualità della vita dei collaboratori in azienda privilegiando aree per il confronto, lo svago anche con aree attrezzate esterne ed in generale adottando le soluzioni tecnologiche che possano migliorare la vita di tutti i giorni. Uno spazio della nuova sede è stato dedicato alla creazione di una academy interna, chiamata “Know-now” con ben due sale, vere e proprie classi scolastiche altamente tecnologiche per la formazione continua. L’azienda è socia in due fondazioni scolastiche ITS ed occupa costantemente un elevato numero di tirocini sia curricolari che extra.
In virtù del condice ateco è rimasta operativa durante il lockdown, dedicando grande attenzione all’ambito sanitario, con polizze a tutela della salute e attivando la copertura sanitaria per il Covid e servizi di telemedicina disponibili anche per i familiari dei dipendenti. Già a seguito del primo Dpcm nel giro di una settimana tutto il personale, quindi più di 110 persone, era in grado di lavorare in smart working e comunicare con gli strumenti di videoconferenza. Per l’azienda nel prossimo futuro sarà fondamentale anche strutturare al meglio lo smart working che, oltre alle ovvie tematiche tecniche, ha dato l’opportunità di sperimentare una differete organizzazione del lavoro.
Leggi altri esempi di welfare aziendale nel Rapporto 2020.