Conviene, è semplice, dà l’opportunità di crescere. Queste le qualità del welfare aziendale che abbiamo approfondito nei precedenti articoli. Ripercorriamole velocemente.
Fare welfare conviene – A beneficiare delle iniziative di welfare aziendale sono:
- I dipendenti: l’offerta di beni e servizi di welfare, a sostegno della loro retribuzione, contribuisce a far aumentare il loro benessere e quello dei loro familiari, permettendo di conciliare meglio vita privata e lavoro;
- Le imprese stesse: le strategie di welfare, oltre a vantaggi di natura fiscale, fanno aumentare la produttività dei lavoratori, in virtù del loro impatto positivo sul clima e sul benessere organizzativo, sulla reputazione aziendale, sul senso di appartenenza e di fidelizzazione, e così via;
- Il sistema Paese: il welfare aziendale garantisce l’offerta di beni e servizi legati a bisogni non coperti in maniera adeguata dal welfare pubblico, oltre ad accrescere il legame tra le imprese e i propri territori, a stimolare lo sviluppo socio-economico di questi ultimi e a rafforzare la coesione sociale del Paese.
Fare welfare è semplice – Anche per le piccole e medie imprese, attivare un piano di welfare richiede di seguire pochi e semplici step:
- Capire i bisogni dei dipendenti, al fine di indirizzare l’offerta verso quei beni e servizi che meglio soddisfano le esigenze in materia di welfare dei lavoratori;
- Decidere quale tipologia di piano di welfare lanciare: le opzioni a disposizione sono il piano volontario (o unilaterale) oppure il piano negoziale (o sindacale), quest’ultimo obbligatorio laddove il welfare aziendale sia abbinato ad un premio di risultato o di produttività;
- Erogare i benefit previsti e comunicare l’avvio del piano: per farlo, è consigliabile avvalersi di piattaforme digitali, che assolvono la funzione di sviluppare e gestire l’intero processo;
- Associarsi con altre imprese del territorio, al fine di garantire interdipendenze di tipo tecnico, organizzativo ed economico.
Fare welfare fa crescere – Esiste una relazione positiva tra l’utilizzo degli strumenti di welfare aziendale e la crescita dell’impresa che li ha attivati, in quanto fare welfare:
- Obbliga l’impresa a porsi domande sulle risorse umane: ascoltando i bisogni dei dipendenti e attivando delle misure per accrescere la loro motivazione e il loro benessere, si riesce ad incidere positivamente sui loro rendimenti;
- Riduce il turnover e favorisce l’attrazione dei nuovi talenti: ciò favorisce la creazione di nuovi contenuti e di nuove idee, che assicurano all’impresa una maggiore e migliore produttività.
Aspettando l’edizione 2018 di Welfare Index PMI, che verrà presentata il prossimo 10 Aprile a Roma e che ci fornirà i dati più aggiornati sulla situazione del welfare aziendale nelle piccole e medie imprese italiane, possiamo senza dubbio affermare che le esperienze finora realizzate testimoniano che il welfare aziendale fa bene. A tutti.
Prof. Marco Meneguzzo
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”