L’indagine 2021 di Welfare Index PMI si occupa per la prima volta, in quanto specifico ambito di indagine, del tema dei valori e dei diritti. Da anni oggetto di riflessione e intervento soprattutto da parte delle imprese più grandi e strutturate, la questione di come normare i diritti e con quali strumenti tutelarli è oggi sempre più al centro dell’attenzione anche delle imprese piccole e medie.
Un primo dato è illustrato nella FIGURA 69. Poco più di una PMI su quattro, il 25,9%, ha adottato un codice etico o una carta dei valori: si tratta normalmente di un documento che stabilisce i valori ispiratori aziendali e un insieme di regole morali e di comportamento alle quali tutti i lavoratori devono attenersi. Le differenze tra imprese con livelli diversi di welfare sono eclatanti: 9,8% tra quelle di livello iniziale, 25,2% tra quelle di livello medio, 48,2% al livello alto e infine 76,0% al livello molto alto.
Il 18,6% delle PMI si sono invece dotate di un processo formalizzato per la segnalazione di condotte illecite sul luogo di lavoro. Anche in questo caso la quota varia notevolmente per livello di welfare aziendale, dal 6,0% delle imprese in fase iniziale fino al 51,3% di quelle al livello molto alto.
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