Le PMI italiane manifestano verso il welfare aziendale atteggiamenti molto diversi, e il Rapporto 2016 Welfare Index PMI 2016 ha avviato il monitoraggio della loro evoluzione.
Un primo fattore da considerare è quali sono gli obiettivi per cui le imprese attuano iniziative di welfare aziendale. Sotto questo profilo possiamo raggruppare tre approcci principali:
• Strategie di responsabilità sociale per la sostenibilità dell’impresa
Rientrano in questo segmento le imprese che motivano le iniziative di welfare aziendale principalmente con obiettivi di sostenibilità del business e di rafforzamento della reputazione, e che coinvolgono una pluralità di stakeholder.
• Focus sulle risorse umane
Per le imprese appartenenti a questo gruppo gli obiettivi principali sono la fidelizzazione dei dipendenti, l’instaurazione di relazioni collaborative, il miglioramento del benessere organizzativo, il miglioramento della produttività del lavoro.
• Vantaggi economici immediati
Si tratta delle imprese che prima di tutto intendono utilizzare i benefici fiscali per ottimizzare i costi del lavoro, incentivando al tempo stesso la produttività.
Ovviamente i tre approcci non si escludono l’un l’altro; al contrario, si rafforzano reciprocamente. Le imprese più consapevoli della propria responsabilità sociale sono frequentemente anche tra le più attive nel proporsi obiettivi di benessere interno, e tra le più attente nel cogliere le opportunità fiscali.
Un secondo criterio di distinzione riguarda la proattività dell’impresa nell’attuare iniziative di welfare e nel coinvolgere i lavoratori: se e in che modo essa indaga le esigenze dei lavoratori, se e come li coinvolge nelle decisioni, se attua le iniziative autonomamente o attraverso accordi sindacali; e inoltre qual è l’entità dello sforzo economico sostenuto dall’azienda per le iniziative di welfare.
Infine con il Rapporto 2016 abbiamo mappato l’ampiezza delle iniziative di welfare intraprese dall’azienda. A questo scopo abbiamo definito 10 aree del welfare aziendale (Fig.1). Per ogni area l’indagine ha permesso di rilevare quali e quante iniziative sono state intraprese, e per quale popolazione di beneficiari all’interno e all’esterno dell’azienda. I criteri sopra esposti permettono di segmentare i profili di welfare delle PMI italiane e di seguirne l’evoluzione nel tempo.
Permettono inoltre di calcolare il Welfare Index PMI: uno strumento con il quale le singole imprese possono misurare le proprie iniziative di welfare aziendale confrontandosi con le esperienze più avanzate del proprio settore.