“In questo momento serve unità e senso di responsabilità: tutelare la salute dei nostri collaboratori e garantire il 100% della retribuzioni dei dipendenti è per noi oggi la priorità.”
– Jacopo Thun, CEO
Connecthub offre servizi di logistica e trasporti, servizi IT e servizi di consulenza in ambito supply chain, privilegiando l’utilizzo di tecnologie di movimentazione e trasporto che minimizzano l’impatto ambientale. Appartenendo alla filiera essenziale legata al food, durante il periodo di emergenza l’azienda non ha mai chiuso. La tutela della salute dell’intera popolazione aziendale che opera all’interno della sede di Mantova è stata messa al primo posto, mettendo in campo tutte le misure e le soluzioni organizzative disponibili. Le attività d’ufficio sono state spostate in Connecthub smart working già dalla prima settimana di marzo, una modalità ben conosciuta e usata: l’impresa infatti ha previsto fin dal 2015 un giorno di lavoro da remoto alla settimana, con un limite di 4 al mese.
Durante il periodo di distanziamento sociale imposto dal lockdown, l’azienda ha incrementato l’offerta di welfare aziendale implementando una piattaforma di formazione, chiamata ConnectHub Experience, già esistente e particolarmente apprezzata poiché ha offerto un momento di vicinanza tra le persone grazie alle opportunità di formazione, sia tecniche che trasversali, con la peculiarità che tutti i corsi proposti sono tenuti da persone che lavorano all’interno dell’azienda in base alle loro competenze.
I corsi, che in particolare durante l’emergenza hanno ottenuto una buona partecipazione, spaziano dall’uso di Excel o Linkedin alla letteratura, dai corsi base di chitarra a visite virtuali in città d’arte e musei, da lezioni di yoga e fitness alle nozioni di cucina regionale. Inoltre, è stata introdotta una plenaria settimanale durante la quale il CEO aggiorna i dipendenti sulla situazione in azienda che ha riscosso molto coinvolgimento rafforzando il rapporto della direzione con i dipendenti.
ConnectHub si è impegnata per evitare che l’eventuale accesso agli ammortizzatori sociali potesse avere un impatto negativo sul reddito da lavoro dipendente, istituendo un fondo che ha permesso la cassa integrazione con garanzia del 100% della retribuzione.
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